martedì 12 aprile 2011

L'Europa, fondata sull'economia e destinata al fallimento

Lo spiegavo ieri ad un esponente del PD di Pesaro, la mia città, si lamentava di come Berlusconi avesse arringato la folla davanti al tribunale di Milano e del fatto che non si riesca a mandare in galera uno così, poi, ieri  sera ho visto uno scorcio di programma su La7 dove Travaglio, e la conduttrice, Lili Gruber, continuavano ad attaccare il Presidende del Consiglio sulle sue vicende legali, e di come, in un modo o nell'altro sia sempre uscito indenne dai processi, ora, come dicevo all'esponente del PD di Pesaro, con quello che "bolle in pentola", perdere tempo in facezie simili non ha alcuna importanza, non ha alcun senso denigrare le nostre istituzioni che all'estero finiscono solo con il perdere peso politico, ed è strategicamente errato ai fini della comunità.
L'Europa non ci dà credito ed abbiamo un problema enorme, il muro del Maghreb è caduto, ed un'area di oltre 200 milioni di persone è in subbuglio, una quantità inimmaginabile di immigranti sbarcherà in Italia in quanto costa più vicina, la Francia di "Egaliltè, libertè, fraternietè", che ha sparato il primo colpo contro il muro che tanto faticosamente avevamo eretto, ci viene a dire che le frontiere in Europa ci sono e che respingeranno i migranti che arriveranno dall'Italia, così come la Germania ha deciso di  limitare gli Accordi di Schengen, ed è tutto questo che ci deve far riflettere TUTTI.

Ci hanno lasciato da soli a combattere un immigrazione che la Francia ha scatenato con il Regno Unito e con l'avvallo della Germania, forse nessuno aveva pensato o previsto le conseguenze della caduta di Gheddafi, ma a questo punto noi dovremmo cercare di essere un paese unito perchè stiamo per affrontare un'ondata che potrebbe portare il nostro stato al tracollo; l'economia che per funzionare ha bisogno di domanda, più alta è la domanda e più scarsa è l'offerta più alto sarà il prezzo sul cartellino, così forze oscure, lasciano che gli immigranti invadano i paesi ricchi, che aumenteranno a dismisura la disoccupazione, portando fame, povertà e delinquenza, mentre, dall'altra parte, chi vende e si arricchirà e continuerà a farlo in maniera esponenziale, aumentando sempre di più la forchetta tra ricchi e poveri, se il nostro paese passasse da 70 a 100 milioni di persone, che queste lavorino o meno è indifferente, saranno comunque consumatori di beni. Così da un lato ci sono gli stati che cercano di controllare i flussi, per mantenere l'economia viva e allo stesso tempo le popolazioni tranquille, dall'altro c'è chi, per il Dio Denaro, non guarda in faccia a nessuno. Il problema, quindi, non è l'ottantenne Berlusconi, ma tutto il sistema economico, che è già al collasso, nessuno ne ha parlato ma dell'economia USA si è salvata per un pelo venerdì scorso, le finanze americane sono alla canna del gas, se il voto sulla finanziaria non fosse passato, entro la mezzanotte tra venerdì e sabato (08/04/2011) tutte le arterie statali si sarebbero essiccate, e quando l'economia USA collasserà lo tsunami arriverà anche in  l'Europa.

Tanto per capirci, se il voto sul bilancio USA non fosse passato, i militari non avrebbero più avuto una copertura assicurativa, tutti gli uffici statali avrebbero chiuso per mancanza di fondi, gli statali non avrebbero più avuto una paga, tutti i mezzi di trasporto si sarebbero fermati perché non ci sarebbero stati i fondi per acquistare il carburante, basti pensare che il Portogallo ha chiesto 80 miliardi di euro all'UE per salvare le sue banche, e quasi in contemporanea gli USA vagliano una finanziaria che richiede tagli pari ad 79 miliardi di dollari per salvare il loro bilancio che è clamorosamente in rosso.

A tutto questo, dobbiamo aggiungere la "disoccupazione tecnologica" che porterà l'economia mondiale a morte certa: nei prossimi anni vedremo sempre più spesso gli esseri umani rimpiazzati dall'avanzamento delle tecnologie di automazione, preparando un disastro senza precedenti, la popolazione senza lavoro non potrà acquistare più nulla portando il sistema al collasso. Questa realtà è la prova finale che il nostro sistema è ormai scaduto, e se vogliamo evitare rivolte nelle strade ed una povertà senza precedenti, è necessario rivedere le nostre nozioni tradizionaliste di come funziona la nostra società dalle fondamenta:

Esigiamo quindi un nuovo sistema sociale, che sia aggiornato alle conoscenze moderne ed ai moderni mezzi tecnologici.


Quello che voglio dire è che inseguire Berlusconi dovrebbe essere l'ultima delle priorità, dato che molto probabilmente il giorno in cui lui verrà messo fuori dalla politica, probabilmente anche l'economia sarà già collassata, o quanto meno si troverà all'inizio della fine, sicuramente poi gli addosseranno le colpe di tutto, ma questo, come sempre, non risolverà nulla, ed è anche per questo mi sento in perfetta sintonia con il movimento  Zeitgeist, perché questa scuola di pensiero nasce con l'obbiettivo di portare a tutti, il benessere, risolvendo i problemi in modo scientifico, senza utopie, applicando le tecnologie esistenti con il solo scopo di aiutare il genere umano in quanto tale, vivendo in sintonia con l'ambiente che ci circonda rispettandolo come e quanto dovremmo rispettare la vita umana, che oggi è ridotta al solo servizio dell'economia e dei poteri forti. Non è sconfiggendo Berlusconi che si cambierà il sistema, ma è capendo come cambiare il sistema che si abbatterà tutta la casta, che già di per se una forma di tirannia.

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