Preparatevi all'invasione dei robot. Cambieranno il modo in cui la gente vede la tecnologia.
I Robot sono comparsi nel nostro mondo tramite letteratura e cinema, i film del ventesimo secolo ce li hanno presentati sotto le più svariate vesti, da "Metropolis" a "Terminator", "I Robot", "Wall-E" e altri.
Ma il passaggio dalla fantasia alla realtà, ad oggi, è stato abbastanza deludente. E' vero, che oggi tramite questi automi possiamo compiere azioni che sarebbero state impossibili per noi, esplorare Marte, raggiungere le profondità più recondite dell'oceano, esplorare relitti, ma anche le azioni più comuni, ad esempio ad oggi ci sono circa 10 milioni di robot che ogni giorno puliscono tappeti e pavimenti in mezzo mondo. Ma i robot, quelli veri, che abbiamo visto in tele, quelli interattivi bipedi e che sono in grado di sostenere una discussione con un'essere umano appaiono ancora lontani... forse.
Già perché pare proprio che la realtà delle cose stia per cambiare molto in fretta. La crescita esponenziale dell'evoluzione dei chip, o meglio della loro potenza di calcolo, l'espansione continua ed il potenziamento delle telecomunicazioni, e la crescita dei sensori con l'equivalente calo dei costi, a breve porterà dei cambiamenti epocali.
Primo, la Robotics R&D (Ricerca e sviluppo) sta diventando sempre più semplice. I nuovi standard di condivisione delle informazioni rendono sempre più fruibile l'accesso ai dati ed alle informazioni, facendo si che le idee siano trasferibili da un robot all'altro. L'incremento del Know-How, fa si che sia più facile creare questi automi , in breve, presto tutti saranno in grado di realizzare degli automi facendone crollare i costi. Un robot come Baxter, della Rethink Robotics era a malapena immaginabile dieci anni fa, ed oggi costa 25.000$, che per una macchina industriale definirlo un prezzo a buon mercato è riduttivo.
Secondo, il fattore investimenti, la più grossa notizia sul tema, è stato che Google ha acquistato otto delle più promettenti start-up operanti sul mercato. Ricchi e ben guidati (da Andy Rubin, che è colui che ha ideato il sistema Android) entrambi i fattori sono altamente rilevanti, lo sviluppo di Google (basti pensare alle Google Cars) in campo robotico, grazie anche alle infrastrutture di Cloud che BigG ha a disposizione, promette cose spettacolari. La stessa Amazon sta puntando sulla robotica sia per l'automazione dei propri magazzini, sia per la consegna, diverse speculazioni sono state fatte sulla consegna tramite i droni. In Corea del Sud e in altri paesi le aziende si stanno muovendo verso la robotica per nuove aree di produzione, e servizi. Gli investitori infine, vedono l'investimento nelle aziende che operano nella robotica, come possibili investimenti redditizi.
Terzo, il fattore immaginazione. Negli anni passati abbiamo visto l'uso di diversi robot nel cinema, oggi operano dietro la telecamera, basti pensare a "Gravity" dove l'automazione ha manovrato luci e telecamere. Esistono oggi pannelli solari che seguono il movimento del sole tramite un'AI che segue l'andamento del sole e che si auto-alimenta grazie agli stessi pannelli solari. Molta gente non ha idea di quanto velocemente e con quale precisione l'automazione opera oggi in borsa, permettendo agli investitori di non perdere un soldo. Poi ci sono gli Aerei a guida automatica, i droni, che oggi sono principalmente utilizzati in campo militare, o in scala, come giocattoli, ma potrebbero essere utilizzati anche in agricoltura. Ad oggi esistono perfino dei giornalisti robotici, in realtà parliamo di un software, ma è la stessa cosa. Questi programmi, già in uso in diverse testate giornalistiche vengono usati per scrivere articoli. In un futuro molto, molto prossimo, li vedremo montati ai semafori per il controllo del traffico, la gestione degli incidenti, per il controllo delle infrastrutture e degli incendi .
Come consumatori e popolazione civile, la gente avrà grandi vantaggi dall'ascesa dei Robot. In ogni caso lavoreranno meno, gli umani; in ambienti più puliti, meglio monitorati e più sicuri, molti dei lavori attuali diventeranno ridondanti, considerando le capacità dei robot, oltre che superflui, molti di questi mestieri operati dagli esseri umani finiranno con l'essere improduttivi e quindi meno competitivi rispetto a quelle aziende che operano con l'ausilio dell'automazione. Tugs, della Aetheon ad esempio è in grado di operare negli ospedali e sostituire il personale addetto al trasporto e consegna di pasti e medicinali ai pazienti. I robot della Kiva hanno reso i mastodontici magazzini di Amazon quasi completamente automatizzati, e le auto senza conducente taglieranno milioni di posti di lavoro. Esattamente com'è accaduto per l'agricoltura in epoca pre-moderna, oggi solo il 2% della forza lavoro è utilizzata in agricoltura (nei paesi ricchi) e la stessa fine è destinata al settore manifatturiero ed in tutti gli attuali operai che lavorano nei servizi, domani potrebbero essere costretti a lasciare il posto ai robot.
Per molti aspetti il futuro dei robot pare scontato, ma in realtà esistono molteplici applicazioni, in Giappone è stato realizzato un robot con la forma di un cucciolo di foca, che distingue le voci e che reagisce al tatto, alle carezze, pare che sia molto utile nell'assistenza agli anziani con problemi di demenza. Arriveranno robot di compagnia, in grado di dialogare con l'utente e di intrattenerlo, altri avranno l'aspetto di Baxter e saranno utilizzati per spostare oggetti o per tenere pulita la casa. Le auto, sicuramente guideranno da sole eliminando la quasi totalità degli incidenti.
Sicuramente il cittadino medio, le aziende ed i governi, trovano difficile affrontare questo tema, soprattutto perché l'invasione non è ancora avvenuta e tutti preferiscono affrontare la questione faccia a faccia, quando ci si presenterà davanti. Sicuramente sarà più semplice, probabilmente ci coglierà impreparati, e con un paradigma socio-economico non più adeguato, o l'umanità troverà il modo di creare nuovi posti di lavoro, o la maggior parte degli esseri umani sarà costretti al tempo libero forzato, è una dibattito acceso tra gli economisti più smart, che hanno già focalizzato il problema e che non possono che essere preoccupati dall'andamento della nostra evoluzione tecnologica.
[fonte. The Economist]
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