venerdì 30 novembre 2012

Manufacturing 'Made in Italy' in China


Allora, facciamo il punto, questa ricercatrice antropologa dice, in buona sostanza che le, un tempo aziende a conduzione familiare che si occupavano di moda, da Firenze si sono spostate verso Milano, compiendo un'ideologico passaggio dalla manifatturiera all'industria.  In effetti oggi la famosa "moda Italiana" altro non è che imprenditoria allo stato puro, oltre al design, il resto è pura produzione di massa. 

Detto questo, la situazione attuale, che la ricercatrice ci illustra, è quella che porta le grandi case di moda all'estero, dove prima si faceva out-sourcing, oggi si va direttamente a vendere, causa la crisi, mentre in italia si chiude, si va in cina ed in russia ad aprire per "invadere" il mercato con i prodotti di stile Italiano.

Quello che si è venuto a creare oggi, è un'agglomerato di contraddizioni, prima i cinesi, compravano le scatole dei grandi marchi italiani, per vendere i loro prodotti in Cina. Oggi i grandi marchi sono in Cina ed usano la manodopera e le industrie cinesi per vendere prodotti italiani in Cina. 

In genere, le compagnie italiane sono condotte da Italiani, che operano direttamente sul territorio in cooperazione con i  cinesi, e la lingua parlata è l'inglese. Detto questo, c'è anche da dire che i cinesi stanno apprendendo tecniche e metodi di lavoro, i manager cinesi, hanno una cultura piuttosto elevata e benché approssimativamente legati al sistema/partito cinese, sono più propensi a mettersi in gioco e ad operare in maniera autonoma, come imprenditori. 

La differenza però rimane nella mentalità stando agli studi, infatti, questi nuovi manager d'oriente sono più vicini ad una logica Keynesiana, piuttosto che alla classica imprenditoria occidentale, di conseguenza le decisioni e le influenze che questi nuovi manager portano al governo cinese fa si che siano sempre più amplificate le agevolazioni per la classe media piuttosto che la ristretta cerchia alla quale puntano le case di moda nostrane. Quindi il problema che si trovano oggi ad affrontare è Case di Moda, è quello che il mercato Cinese e quello Russo (perché il discorso fatto vale anche per l'ex URSS), possono fare a meno dello stile italiano, mentre l'Italianità, non può più fare a meno dei mercati emergenti in quanto unica fonte di guadagno rimasta.




lunedì 26 novembre 2012

Skryim - Saltare le quest

Dopo quasi 600 ore di gioco, ed oltre 100 mod provati, non che aver provato a farne un paio (vedi qui) ho cominciato a sentire il bisogno di usare la mitica console per resettare, manipolare, saltare delle quest, che magari mi piacerebbe affrontare più avanti, o evitare del tutto.

Bene, ecco come si fa:

Punto uno) Abbiamo  bisogno di conoscere l'ID della quest, e la wiki di uespnet fa al caso nostro, quindi recuperiamo quest in questione (scusate il gioco di parole ) passando per http://www.uesp.net/wiki/Skyrim:Quests da qui abbiamo l'elenco competo diviso per aree, nel mio caso, la missione di Narfi (sotto Ivarstead) è buggata quindi aprendo la pagina della missione che mi interessa (The Straw that Broke: Discover what is plaguing Narfi's mind.) e vedo che l'ID è FreeformIvarstead02

Punto due) all'interno del gioco, apro la console e digito:
sqs  freeformivastead02 


sqs sta per ShowQuestStages, ed elenca tutte le fasi (stage) della quest, solitamente gli stage hanno un id che va di 10 in 10 mentre nella colonna a destra, 1 rappresenta lo stage completato e 0 quelli ancora da fare. Quindi, dato che io sono praticamente all'inizio, quello che dovrò fare per ottenere il massimo risultato è arrivare all'ultimo step.


Punto tre) all'interno del gioco, apro la console e digito:
setstage  freeformivastead02 20
setstage  freeformivastead02 30 
setstage  freeformivastead02 40 
setstage  freeformivastead02 200 


Li ho lanciati in sequesta, in questo modo ho completato correttamente tutti i passaggi della quest, e non mi resterà altro da fare che consegnare al quest al buon Narfi



in aggiunta abbiamo ancora un paio di comandi, StopQuest <id> e CompleteQUest <id> in nel primo caso la quest verrà "stoppata" ma in realtà rimarrà all'interno del diario delle missioni, nel secondo verrà riomossa in quanto assegnata come completata. 
Tanto per fare un esempio, mi sono reso conto, facendo la quest di Sartaal (la serie di missioni di Winterhold) che non volevo diventare arcimago, ne tanto meno che l'arcimago morisse. Uscito da Sartaal quindi, invece di andare dall'Arcimago e scatenare quella sequenza di eventi che mi avrebbe portato alla, ormai nota, conclusione, ho lacianto il comando completequest mg02, così ho completato la prima quest, nel diario non c'è più niente, il gioco non è scassato, e siamo tutti più contenti...
Se nel caso ci ripensassi e volessi riprnedere la serie, mi basterà andare a parlare con l'arcimago, ma non avrò l'oppressione di avere la quest da completare nel diario

domenica 25 novembre 2012

La responsabilità di fare informazione

In Italia abbiamo diverse sfortune, la prima deriva ovviamente dalla classe politica, totalmente deficiente ed inadeguata, la seconda dalla classe di giornalisti, che per quanto giovani, rampanti e supportati dai più disparati bloggers, continuano a mancare il bersaglio. 

Mi rendo conto che il mio atteggiamento non è a accomodante, mi rendo altrettanto conto del fatto che gli articoli che continuo a postare raggiungono, nel migliore dei casi la cinquantina di lettori, ma il giorno nel quale questo paradigma verrà definitivamente abbandonato per passare a qualcosa di diverso, ci si potrà rendere conto del tempo perso, della totale inettitudine della moltitudine, dell'incapacità di immaginare un modo diverso di fare economia, di gestire i beni. 

Da Vinci diceva, il nostro mondo può essere diviso in due classi, una è quella misurabile, come il tempo le distanze, l'altezza, la profondità, il peso. L'altra no, e sono i colori, gli odori, la salute. La scienza oggi, sta cercando di rendere misurabile anche questa seconda classe, e l'economia monetaria è un'eco di quello che la scienza sta cercando di fare, per far si che tutto sia vendibile. 

Così mentre la scienza progredisce, le tecnologie automatizzano, ed i Computers evolvono lasciando l'uomo sempre più indietro, l'economia va in pezzi e chi dovrebbe spiegarlo alle masse, cercando di attivare discorsi atti a trovare sistemi alternativi, si ostinano imperterriti, a sbattere contro questo muro che finirà prima o poi con il crollarci addosso.

Trasmissioni come l'infedele, porta a porta, l'ultima parola, e tutte le altre, sono tutte sullo stesso piano, quello che fanno è tenere la popolazione inchiodata e rinchiusa all'interno di Matrix. 

Siete tutti responsabili.
Delle morti, dei suicidi, degli scontri di piazza, dell'odio che instaurate nella gente, nelle divisioni sociali, siete tutti sullo stesso piano, e non sarà affatto un piacere stare seduto sul bordo del fiume a vedere i corpi dei cadaveri passare lentamente.

giovedì 22 novembre 2012

Sprovveduti e Disarmati

Ieri sera da Vespa, a Porta a Porta, c'erano Attilio Beffera, direttore dell'agenzia delle entrate e diversi rappresentanti di categoria, artigiani, commercianti e così via. La situazione che si è venuta a delineare dopo pochi minuti di discussione tra i vari partecipanti è stata abbastanza sconcertante, quello che stanno per fare le autorità è un vero monitoraggio globale dei soldi spesi dagli italiani, ma questo lo sapevamo già, no ?
Sapevamo che prima o poi saremmo arrivati al controllo totale del flusso di denaro, le nostre spese incrociate con i nostri redditi devono essere "coerenti" o scatteranno accertamenti sulle persone fisiche, insomma tutti, saremo a rischio di una visita da parte della guardia di finanza... in casa. 

giovedì 15 novembre 2012

Cosa resterà di questi anni 80 ?

Cantava Raff alla fine di quegli anni, l'imprenditoria italiana andava alla grande mentre l'informatica in Italia si espandeva nonostante la Olivetti di De Benedetti. 

Invece oggi il mondo economico è in rovina, forse anche un po'per colpa nostra, i più cupi presagi alla BladeRunner si stanno avverando, clima impazzito, povertà dilagante, una società multirazziale dove lingue e tradizioni su mescolano nella pozzanghera della miseria, mentre dall'alto i pochi aristocratici rimasti ammirano panorami mozzafiato dati dall'inquinamento... ma non è questo il punto.

Quello che stavo pensando ieri sera, mentre scrivevo la bozza di questo articolo è: 
dove sta andando il mio lavoro ?